lunedì 10 giugno 2013

Interviews for You #3

Buongiorno a tutti cari lettori! Oggi abbiamo un'altra intervista fresca fresca di una giovane artista emergente che con una macchina fotografica e un programma di fotoritocco sfonda il mondo. Niente a che fare con le due interviste di ieri che parla di un mondo di fama e make-up, oggi ci dedichiamo all'arte!
Di chi parlo questa volta?

Della sgargiante, graffiante Elizabeth Von Bismarck!

Molti sostengono che la macchina fotografica non sia un mezzo che produce dell'arte, ma non sono d'accordo! Quando una foto ha un soggetto perfetto e se la foto viene accostata al fotoritocco può raggiungere livelli pazzeschi a parere mio!
Ed è proprio quello che fa questa giovanissima donzella che frequenta l'Accademia di Belle Arti di Venezia (una volta era seduta davanti a me ad una lezione e le ho raccolto la sciarpa huahauha).

Molto molto bene direi, cominciamo!


Sei molto conosciuta come Elizabeth Von Bismarck, ma come è nato questo tuo nome d’arte?
È nato dopo una lezione di storia, in quinta superiore. La lezione riguardava Otto Von Bismarck e di come riformò l'esercito armandoli tutti fino ai denti, piazzando persino una punta sul l'elmetto nel caso non gli fosse rimasto nient'altro per attaccare, quindi ho pensato che l'accostamento con un nome grazioso come Elizabeth creasse un interessante contrasto di immagini, inoltre, dal punto di vista puramente estetico, è un nome piacevolmente musicale. Ovviamente mi distacco da qualsiasi inclinazione politica, ma è il carattere deciso che mi ha fatto avere la sensazione che quel nome sarebbe dovuto diventare mio.
Effettivamente è molto affascinante come suona!

Quale è stato il primo approccio con la fotografia? Pura passione o pura casualità?
Casualità, ho cominciato grazie a mio padre a scattare con la pellicola quando avevo 7 o 8 anni, con un Olympus OM3. A 10 anni sperimentavo già la camera oscura nel bagno di casa, per la felicità di mia madre. Quando ricevetti la prima digitale pochi anni dopo, feci il salto.

Come ti senti quando fai foto e successivamente le modifichi?
Scattare non consiste nel mio momento preferito, adoro modificarle successivamente. Le foto riesco a farle in situazioni piuttosto ostili, la post produzione mi permette di oltrepassare i limiti, è ciò che mi da veramente soddisfazione.

I tuoi lavori sono molto elaborati, come mai preferisci le foto modificate e digitalizzate al posto delle normali fotografie acqua e sapone?
Le trovo poco entusiasmanti, io sono una fan del virtuosismo. Più le immagini dimostrano un'alta capacità tecnica e più le apprezzo. Dipende poi per cosa si intende per acqua e sapone, se si parla di evitare la post produzione e lasciare lo scatto così com'è allora trovo che scattare in digitale sia inutile.
Ho visto molti commentare le proprie foto scrivendo “no post produzione”, significa avere un mezzo e non sfruttarlo al massimo, lo trovo molto stupido, soprattutto specificarlo. Dopo tutto anche nell'analogico, in camera oscura ci sono
tecniche che possono essere benissimo definite post produzione come lo è quella digitale. Se l'intenzione è quella di avvicinarsi alla pellicola e dimostrare quanto si è bravi, lo considero un modo sbagliato. Magari ne hanno scattate trecento per avere quella giusta.
Poi è anche vero che più la situazione è elaborata al momento dello scatto, meno si avrà bisogno di modificarla successivamente. I miei primi scatti di solito sono grezzissimi, sono scarni, è molto lontani dal prodotto finale
Sei veramente una che sa quello che fa al 101% ed è un bene, perchè molte persone spesso hanno le idee confuse anche sul proprio metodo di lavoro!


Quali sono i tuoi soggetti preferiti?
La maggior parte dei miei soggetti sono ragazze, ma mi sono resa conto che potrei effettivamente approfondire altri ambiti. Comunque direi decisamente ragazze


Come arrivi alla conclusione del lavoro partendo dalla foto? Hai già le idee chiare e ordinate quando esegui lo scatto oppure improvvisi mentre hai la foto aperta nel programma di fotoritocco?
L'idea mi viene in un attimo, la faccio subito, è come un flash. Per questo nella maggior parte dei lavori compaio solo io, perchè al momento dell'idea non c'è nessuno disponibile nei paraggi. La maggior parte delle volte improvviso, oppure altri lavori mi vengono in mente, li scrivo e li ritrovo giorni o mesi dopo.

Hai mai esposto i tuoi lavori?
Si ho esposto diverse volte, la mia prima mostra è stata in un centro giovanile quando avevo 15 o 16 anni, niente di che, ma la partecipazione e l'entusiasmo dei miei amici e conoscenti è stata appagante.
Credo che in certe cose più che il successo contano più le emozioni e il supporto che si riceve!

Sei un’autodidatta oppure hai imparato con qualche corso i segreti del fotoritocco?
Autodidatta! Diciamo che avendo cominciato con mio padre, le basi della fotografia me le insegnò lui. Ma da lì in poi mi sono sempre arrangiata.
C'è stato un periodo in cui ho fatto da stagista, nello studio fotografico Artbook Images, nella quale vado ogni tanto tutt'ora, ed è stato molto utile per darmi un allineamento più professionale e approfondire le capacità tecniche necessarie in uno studio fotografico professionale.

Hai un look molto ricercato: capelli coloratissimi, vestiti particolari, accessori vistosi. Come mai? Ti adegui alle tue creazioni fotografiche oppure è una cosa a parte?
Ahah, si. Ho avuto un periodo decisamente particolare fino al mese scorso in cui i miei capelli hanno veramente assorbito tutti i colori possibili. Ora per quanto riguarda i capelli tengo un profilo basso, con un fichissimo castano. In realtà li ho tinti per diversi anni, adesso ho pensato che sarebbe in effetti originale da parte mia portare un colore normale.
Non seguo nessuno in particolare, come stile intendo. Quel che mi piace lo compro, a prescindere dal fatto che si abbini al resto dell'armadio, un giorno potrei svegliarmi e sentirmi una metallara, quello dopo una scolaretta giapponese, adesso ho il pallino delle tute spaziali.
A tratti magari potrei sembrare trasgressiva, ma non è così, in realtà mi sono bucata i lobi solo il mese scorso.

Cosa consiglieresti a chi vuole avvicinarsi alla fotografia digitalizzata? Di provare da solo oppure seguire qualche corso?
Tutorial su youtube, per qualsiasi cosa. Google è la risposta a tutto.

Hai qualche progetto nel cassetto che presto tirerai fuori sorprendendo tutti?
Ho decisamente molti lavori arretrati purtroppo, con il fatto che sono agli sgoccioli con gli studi all'Accademia di Belle Arti, non ho molto tempo per dedicarmi ai progetti personali. Infatti non vedo l'ora di finire la prossima sessione d'esami.

Bene, direi che sono molto soddisfatta!
Facci un saluto alla Elizabeth Von Bismarck!
Doei Doei! :D
Oppure “Lunga vita e prosperità”, anche se preferisco “Che la forza sia con te”, però di solito dico solo ciao.

Consiglio davvero davvero davvero tanto di andare a spiare i lavori Elizabeth, perchè davvero meritano!
Questo è il suo sito ufficiale dove potrete trovare tutti i suoi magnifici lavori fotografici
Qui c'è la sua fan page ufficiale su facebook


Saluto la fantastica Elizabeth Von Bismarck e saluto anche voi lettori!

Alla prossima Interviews for You!!